Si è esibita al Forum una delle migliori band del momento. Questo è il racconto di come è andata.
Ore 19.45. Appena arrivati ad Assago con la super seicento di Lucio, cerchiamo un posto dove mettere la macchina ansiati dal nostro consueto ritardo. Fortunatamente c’è ancora poca gente. Un ragazzo all’ingresso del parcheggio (che scopriremo poi essere un ambulante) ci dice che, con un’offerta libera di qualche euro, possiamo avere in cambio dei bellissimi e semplicissimi starlight per la coreografia che ci sarà durante una canzone. Accettiamo, anche se, a posteriori, dare un euro a testa presi dall’entusiasmo è stato come farsi stampare “scemo” sulla fronte, soprattutto quando successivamente all’interno vedremo le persone senza alcun accessorio per coreografie. Ma va bene così, siamo arrivati dopo tanti mesi di attesa, tutto è concesso.
Durante la breve coda all’ingresso del parterre, ci sorge un dubbio amletico (che non è né quello di Shakespeare, né quello di Gabbani) ovvero che i Thegiornalisti sono riusciti a riempire i palazzetti anche se non tutti li conoscono ancora. Fine dello spunto, siamo certi che dopo due sold out verranno ricordati con più facilità. Dopo questa breve elucubrazione, inizia a piovere e man mano ci fanno entrare sempre più velocemente. Siamo dentro e finalmente si ricongiunge parte del gruppo storico da concerti, quello del Parco di Monza di Ligabue: il sottoscritto, Lucio e Andre. Il fattore C è tale da farci trovare in prima fila a meno di un’ora dall’inizio del concerto , sensazione di goduria indescrivibile.
Calcutta inizia un dj set che ai più sembra anonimo, ma noi, da buoni amanti dei Pop X , cogliamo totalmente. Aver alternato trap e Panjabi MC dice tutto. È il momento degli Shazami, il duo composto da Federico Russo e Francesco Mandelli, in un’esibizione geniale. Fingendosi artisti stranieri di lingua inglese, ripropongono alcune chicche degli anni ’90 e ’00, alternandole ai classici stereotipi dei cantanti anglofoni tra una canzone e l’altra. Promossi.
Le luci si spengono e parte “Senza”. Suoni pieni, sembra di sentire la versione da disco. Il pubblico esplode, come farà ancora nel corso di tutta la serata. La precisione in ogni esibizione è perfetta, pensare che mi dissero tempo addietro che dal vivo non erano così convincenti. Tommaso Paradiso ha una presenza scenica tutta sua, ci sa fare sicuramente, è originale e ha un tipo di appeal dolce che si intona perfettamente con il mood del gruppo. Gli ospiti non risultano fondamentali nel concerto e anche questo è singolare, perché una band appena arrivata all’apice ti aspetti (sbagliando) che si faccia aiutare dagli ospiti a gestire la fatica concedendogli il palco, invece accade qualcosa di ancora più bello. Mentre i Thegiornalisti suonano insieme a Luca Carboni, Elisa e Fabri Fibra c’è alchimia e si percepisce l’umiltà e il rispetto nei confronti dell’esperienza di questi artisti, che si esibiscono rispettivamente in “Luca lo stesso”, “Proteggi questo tuo ragazzo”,“La Strada e le stelle” e “Pamplona”. A riguardo di quest’ultima, Fabri Fibra si dimostra un grande animale da palcoscenico: al primo saluto il Forum aumenta esponenzialmente la sua dose di carica.
Lo show continua ed è davvero bello vedere negli occhi di Paradiso, di Marco Rissa e di Marco Primavera la meraviglia nell’ascoltare l’eco dei cori da stadio nei ritornelli. Arrivati a “Completamente” il pubblico finisce di dare tutto quello che ha dato, è un momento di unione totale, una perla. A fine concerto la sensazione è quella di aver assistito a qualcosa che diventerà sempre più grande nel tempo. Le persone iniziano ad uscire dal Forum, tutti tranne noi. Noi aspettiamo di imbucarci all’aftershow di nascosto, ma questa è un’altra storia.