Dall’1 dicembre in tutti gli store, l’album dal vivo dell’artista piemontese che contiene grandi duetti con Anastacia, Marco Masini, Al Bano, Fausto Leali, Raf, Enrico Ruggeri e Gianni Morandi
Proseguono i festeggiamenti per il quarantennale dalla pubblicazione di “Ti amo”, uno dei cavalli di battaglia di Umberto Tozzi, reduce dallo straordinario successo di un concerto memorabile, avvenuto lo scorso ottobre nella splendida cornice dell’Arena di Verona. Protagonisti tanti altri classici che compongono il suo repertorio, da “Gloria” a “Tu”, passando per “Stella stai”, “Notte rosa”, “Gli altri siamo noi”, “Se non avessi te”, “Gli innamorati”, “Qualcosa qualcuno”, “Donna amante mia”, “Io muoio di te”, “Immensamente”, “Roma nord”, “Lei”, “Dimmi di no”,“Tu sei di me”, “Perdendo Anna” e “Dimentica dimentica”.
L’artista si è messo in gioco mostrando il suo lato inedito di interprete, realizzando le cover di “Sound of silence” del duo Simon & Garfunkel, “My Sharona” dei mitici The Knack e “Un corpo e un’anima”, brano composto dallo stesso Tozzi e portato al successo nel ’74 dalla coppia Wess e Dori Ghezzi: «fu la mia prima canzone – rivela il cantautore – avevo 17 anni e insieme a Damiano Dattoli scrivemmo questo brano che trovò grande popolarità dopo la vittoria di Canzonissima. Da lì la gente cominciò a chiedersi: ma chi è questo Umberto Tozzi?».
Tanti gli ospiti presenti all’appuntamento, tra cui spiccano i duetti “Io camminerò” e “Vita” con Fausto Leali, “Una bambolina che fa no no” e “Nel sole” con Al Bano, “T’innamorerai” e “Caro Babbo” con Marco Masini
“Gente di mare”, “Infinito” e “Self control” con Raf, per concludere con lo straordinario trio composto con Enrico Ruggeri e Gianni Morandi sulle note di “Si può dare di più”, di nuovo insieme a trent’anni dalla trionfante esibizione al Festival di Sanremo.
«Credo che sia un progetto importante e di qualità – racconta Tozzi – ringrazio gli amici che ne hanno fatto parte. La vita mi ha insegnato che i sogni si possono realizzare per caso, anche senza volerlo. Tornare all’Arena dopo quarant’anni dalla vittoria del Festivalbar, è stato per me davvero emozionante».
Un doppio disco live che include la nuova versione in studio di “Ti amo” eseguita con Anastacia, grande assente in questa serata-evento per via dello slittamento di data da parte di Umberto, costretto a sottoporsi ad un intervento d’urgenza nel quale, ci tiene a sottolineare: «tutto è filato liscio. L’unico inconveniente è stato quello di non poter cantare dal vivo con questa grande artista, già in accordi con una trasmissione televisiva tedesca. Mi è dispiaciuto molto, è una persona speciale, è venuta a trovarmi il giorno dopo l’operazione in ospedale, anche lei amareggiata per l’impegno pregresso».
E su possibili collaborazioni future, conclude: «se non c’è un rapporto non ho alcun interesse a collaborare con altri colleghi, chi è presente in questo disco è in primis mio amico. Ci sono tanti artisti giovani che stimo, ma vediamo cosa dimostreranno in futuro. Non credo sia colpa loro, ma di chi gestisce e soffoca la musica. Spero vengano fuori talenti veri, più che personaggi televisivi. Ho voglia di sentire una frequenza vocale nuova, non ripetitiva. Il business che c’è dietro oscura i giovani, costretti a fare karaoke. E’ un po’ come la Nazionale Italiana di Calcio che non giocherà ai mondiali in Russia, non c’è la volontà di creare un vivaio di artisti che possano durare nel tempo».