Uno&Mezzo, “Anime Intossicate”: il duo strumentale presenta il suo primo Lp

Uno&Mezzo

 

Si conoscono da sempre e hanno anche suonato insieme in passato, ma è solo nel 2024 che Adri e Ale hanno deciso di formare gli Uno&Mezzo, Duo strumentale basso/batteria che ha pubblicato il suo primo LP “Anime Intossicate”. Leggete la nostra intervista e scoprirete di più su questi artisti, a partire dall’origine particolarissima del nome del gruppo…

Ciao, innanzitutto vi chiedo di parlare un po’ di voi agli amici di Musica361…
Ciao a tutti! Siamo un duo strumentale formato da Adri che suona principalmente il basso, ma anche chitarre e synth ed Ale che suona la batteria e gestisce le sequenze dal vivo. Il progetto è recente, ci siamo formati nell’estate del 2024, anche se in realtà ci conosciamo da tantissimi anni ed abbiamo suonato insieme in una precedente esperienza, in una band che si chiama Kitsch. Questo ha fatto sì che il processo di creazione e registrazione delle canzoni sia stato molto veloce ed ispirato.

Vi chiamate Uno&Mezzo perché i vostri brani durano massimo un minuto e mezzo, perché avete scelto proprio questa durata?
Ci sono diversi motivi. Sicuramente c’era la voglia di fare pezzi d’impatto, l’idea è dare una scarica di energia condensata in un minuto e mezzo, anche perché i pezzi sono strumentali e fatti sostanzialmente da due strumenti, quindi anche sviluppare parti più lunghe diventava complicato con il forte rischio di annoiare l’ascoltatore. Inoltre c’è una certa urgenza di dare messaggi forti e diretti, e questo minutaggio aiuta a raggiungere l’obiettivo.

Come definite il vostro genere musicale e quali sono i vostri cantanti o gruppi di riferimento?
Il nostro è un post rock con delle sfumature elettroniche anche se siamo molto liberi, questa formazione ci permette di spaziare tra vari generi senza troppi vincoli. Oltre alla musica curiamo anche l’aspetto visivo proiettando delle immagini durante i live, intervallate da speakeraggi su temi attuali ma allo stesso tempo universali. I nostri riferimenti sono molto vari, ci piacciono band come i Faith No More o più recentemente gli Idles ma anche cose elettroniche tipo Chemical Brothers, ascoltiamo davvero di tutto.

A proposito di generi musicali, oggi quello che va per la maggiore è la trap che però ha attirato anche tante critiche, cosa ne pensate?
Per questioni anagrafiche e di gusti musicali siamo molto lontani dalla Trap, non abbiamo le giuste competenze per dare un giudizio in realtà. Crediamo che, come tutti i generi musicali, possano essere fatti bene o male. Probabilmente la Trap che è nata originariamente in America aveva un senso ed un messaggio, la deriva che ha preso in Italia specialmente negli ultimi anni sembra avere solo aspetti commerciali ed estetici, ma non siamo i migliori interlocutori ai quali chiedere.

Da poco avete pubblicato il vostro primo Lp “Anime Intossicate”, volete parlarcene?
E’ un LP completamente autoprodotto ed è disponibile su Bandcamp (ANIME INTOSSICATE (INTOXICATED SOULS) | Unoemezzo). Lo abbiamo registrato a fine Agosto 2024 al Grand Wazoo Studio di Diego Galeri (batterista Timoria, Miura, Adam Carpet, I Fiumi, Pantalon). Diego è un amico lo conosciamo dai tempi dei Kitsch perché aveva prodotto due nostri dischi con la sua etichetta. Il master è stato fatto da Stefano Bedini al B studio Recording di Milano. Abbiamo anche realizzato un video per la canzone “Piombo” ( Uno&Mezzo – Piombo ) che è stata inserita nella Compilation annuale dei migliori Duo Power Rock da Electric Duo Project, un portale che da anni si occupa solo ed esclusivamente di Duo rock italiani.

Secondo voi quali sono le maggiori criticità nel fare musica in Italia?
Penso sia ormai molto chiara la situazione della musica inedita in Italia, specialmente quella più sperimentale e di nicchia. Gli spazi per suonare sono pochi, i soldi ancora meno. Il pubblico mediamente non ha la cultura per ricevere un certo tipo di proposta. Insomma fare musica inedita in Italia è una missione che richiede un pizzico di pazzia ed inconsapevolezza. Però cerchiamo sempre di restare positivi e portare avanti la nostra musica con coerenza e passione.

Cosa ne pensate dei Talent? Vi andrebbe di partecipare?
Per gli stessi motivi della Trap si tratta di una realtà molto distante dal nostro modo di essere e di vivere la musica, motivo per cui non penso ci iscriveremmo ad un talent. Se dovessero per assurdo proporcelo chissà, in fondo è uno dei pochi trampolini di lancio rimasti oggi per la musica in Italia. Certamente non biasimiamo chi decide di partecipare.

Sanremo è appena finito, lo avete seguito? Avete fatto il tifo per qualcuno in particolare?
Volenti o nolenti Sanremo ti arriva sempre, è inevitabile ascoltare le canzoni. Non abbiamo fatto il tifo per nessuno ma siamo contenti che siano arrivati in alto artisti come Lucio Corsi e Brunori, che al di là dei gusti personali sono artisti che sanno scrivere belle canzoni. Per il resto la qualità della proposta ci è sembrata molto bassa e molte canzoni sembravano il copia e incolla delle cose che hanno funzionato commercialmente negli ultimi 4/5 anni.

Prima di lasciarci volete rivelarci i progetti futuri?
Al momento suonare live il più possibile e portare dal vivo il nostro primo Album. Poi inizieremo a lavorare sul secondo LP, cercando sempre di sperimentare ed esplorare nuove sonorità.

 

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Ruggero Biamonti
Ruggero Biamonti
Autore con esperienza decennale presso importanti realtà editoriali quali Rumors.it (partner di MSN), Vivere Milano, Fondazione Eni e Sole 24 Ore Cultura, si occupa di temi che spaziano dall'intrattenimento al lifestyle.
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