Valeria Bertani: quando ascolto musica non cerco un genere, piuttosto qualsiasi cosa che rispecchi le mie emozioni di quel momento
Nata a Reggio Emilia, ha seguito corsi e workshop di teatro, musica e ballo. Recentemente ha fatto parte del cast di “Anything Goes” prodotto da MTS – Musical! The School.
È protagonista in “Deledda’s Revolution” (su Grazia Deledda) e in “I mali minori” (tratto da “L’immoraliste” di André Gide), testi entrambi di Antonio Mocciola, per la regia Diego Galdi e che ho avuto il piacere di vedere in scena.
Fa parte del Coro giovanile dell’Emilia-Romagna e precedentemente del Coro dell’Arena di Verona
Come ti sei scoperta appassionata di musica e teatro? Quale delle due passioni è arrivata prima?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita, da quando mia mamma mi cantava le canzoni della sua adolescenza accompagnandosi con la chitarra. La mia famiglia si è sempre circondata di musicisti, era inevitabile che anche in me nascesse questa passione.
A 12 anni ho iniziato a suonare il pianoforte ed a 13 a cantare in un coro, e non ho mai smesso di fare entrambe le cose.
Con il coro ho iniziato a fare i miei primi concerti, passando poi anche dal Teatro Valli di Reggio Emilia con i “Carmina Burana” all’Arena di Verona con “L’Opera è la Grande Bellezza”.
L’insegnamento del pianoforte mi ha invece dato tutte le basi della teoria musicale e accompagnandomi ho iniziato il mio percorso da solista.
Per quanto riguarda il teatro, ho scoperto la mia passione a 14 anni, al primo anno di superiori, con il corso tenuto dalla scuola.
Fin dal primo anno, ho capito che recitare mi dava una soddisfazione immensa, mi veniva naturale, ed era quello che avrei voluto fare nella vita.
Preferisci recitare o cantare? In cosa ti senti più a tuo agio?
Questa domanda è davvero troppo difficile e mi mette in difficoltà ogni volta!
Cantare è qualcosa che ho sempre fatto e che non smetto mai di fare durante la giornata. Per me non è solo esibirsi, è a volte uno sfogo, a volte condivisione.
Recitare invece mi impegna molto di più a livello emotivo e di studio, è qualcosa in cui mi applico tantissimo e ogni volta l’emozione di avere un nuovo copione in mano da studiare è impagabile.
Mi verrebbe da dire, però, che se nella vita dovessi scegliere tra fare la cantante e fare l’attrice… sceglierei di fare l’attrice!
Ma questo è il motivo che mi ha spinta a frequentare la MTS – Musical! The School, l’accademia di musical di Milano.
Con il musical ho potuto unire queste due grandi passioni, inserendo anche la danza (disciplina che amo, ma nella quale non sono brava come nel canto e nella recitazione).
Tuo rapporto con la musica. Preferisci la musica classica o altro genere? Cosa ti piace ascoltare nel privato?
Non ho un genere preferito, passo dalla musica pop/commerciale a quella classica e anche solo strumentale, da quella latino/americana (ho ballato caraibici per due anni prima di trasferirmi a Milano per l’accademia) a quella corale, dalla dance degli anni 90 e 2000 (perché sono un’inguaribile nostalgica) alle canzoni Disney e dei musical.
Quando ascolto musica non cerco un genere, piuttosto qualsiasi cosa che rispecchi le mie emozioni di quel momento.
Autori o classici o di altri generi che ami particolarmente?
Il mio cantante preferito in assoluto è Tiziano Ferro, mentre se devo scegliere compositori di cui amo suonare le canzoni, allora dico Einaudi ed Allevi.
Ammetto che il mio idolo in assoluto però è Jennifer Lopez: lei canta, balla, è un’attrice di successo e un esempio del fatto che l’età è solo un numero quando si ha un obiettivo.
Spettacoli che hanno unito musica e recitazione a cui hai partecipato che nella tua carriera hanno segnato “una svolta”?
Il primo vero e proprio musical a cui ho preso parte (con un ruolo e non semplicemente come ensemble) è “Anything Goes” prodotto dalla MTS – Musical! The School con le musiche di Cole Porter, regia di Michele Savoia (ripresa da quella di Simone Nardini e Luca Fusi) e coreografie di Valentina Bordi.
Ho interpretato Mrs. Harcourt, e devo dire che mi sono divertita tantissimo, grazie anche ai miei compagni di accademia che mi hanno supportata sempre e a cui sono molto affezionata.
In realtà, anche negli ultimi spettacoli teatrali che ho fatto ho sempre avuto la possibilità di mostrare al pubblico una parte cantata, seppur breve: in “I mali Minori” ho cantato una piccola parte di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” (nella versione di Diamanda Galàs) nel finale, mentre in “Deledda’s Revolution” ho introdotto il mio intervento con “No potho reposare” (nella versione di Maria Carta).
Cosa stai facendo ora e cosa farai nel prossimo futuro?
Ho appena terminato l’Accademia, ma il mio prossimo obiettivo è quello di riuscire ad entrare a far parte del mondo della televisione e dello spettacolo, continuando però a fare teatro e, chissà, anche continuare nel campo del musical!
Nel frattempo, abbiamo già in programma di portare in giro gli ultimi spettacoli teatrali.
Come possiamo seguire la tua attività?
Sicuramente tramite i social: utilizzo Facebook e soprattutto Instagram, ed ora che ho più tempo cercherò di fare in modo di pubblicare più contenuti possibile!