Da “Abbronzatissima” a “Sapore di sale”, la playlist delle migliori hit estive che hanno segnato un’epoca, diventando colonna sonora delle vacanze per intere generazioni
Ci sono canzoni che non appartengono al singolo artista che le ha lanciate, bensì al pubblico che le ha adottate e fatte proprie. Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha canticchiato o fischiettato motivetti spensierati, leggeri e scanzonati, ma cos’è un tormentone e, soprattutto, come lo si riconosce? L’immediatezza delle strofe, l’orecchiabilità dell’inciso, la ripetitività del testo e la melodia riconoscibile, sono alcuni degli elementi alla base di una potenziale hit estiva che, grazie alla sovraesposizione mediatica e al conseguente successo commerciale, si trasforma in un vero e proprio martellante tormentone.
Per scoprire l’origine di questo fenomeno è necessario fare un salto indietro nel tempo negli anni ’60, a canzoni come: “Tintarella di luna” di Mina, “Marina” di Rocco Granata, “Legata a un granello di sabbia” e “Con te sulla spiaggia” di Nico Fidenco, “Saint Tropez Twist” e “Speedy Gonzales” di Peppino di Capri, “Sapore di sale” e “Che cosa c’è” di Gino Paoli, “Il ballo del mattone” e “La partita di pallone” di Rita Pavone, “Abbronzatissima” e “Guarda come dondolo” di Edoardo Vianello, “Stessa spiaggia e stesso mare” di Piero Focaccia, “Sei diventata nera” dei Los Marcellos Ferial, “Ciao ciao” di Petula Clark, “Stasera mi butto” e “Sono tremendo” diRocky Roberts, “Luglio” di Riccardo Del Turco, “Azzurro” di Adriano Celentano e “Un’avventura” di Lucio Battisti.
Tra tutte le canzoni citate, ne abbiamo scelte per voi dieci, che rappresentano al meglio le proposte musicali estive dell’intero decennio. Sfoglia la gallery per scoprire i tormentoni più popolari degli anni ’60 e i relativi aneddoti sulle canzoni.
Viaggio nel mondo dei tormentoni: gli anni '60
Mina - Tintarella di luna
Tra i primissimi successi commerciali della Tigre di Cremona troviamo "Tintarella di luna", brano firmato da Franco Migliacci e Bruno De Filippi, che darà il titolo al disco d'esordio della cantante, pubblicato a marzo del 1960. Un pezzo che mescola melodia al rock'n'roll, talmente coinvolgente da restare in classifica per ben undici settimane consecutive.
Viaggio nel mondo dei tormentoni: gli anni '60
Nico Fidenco - Legata a un granello di sabbia
Bocciato alle selezioni del Festival di Sanremo 1961, "Legata a un granello di sabbia" è il primo vero e proprio tormentone estivo della storia. Una curiosità? Con la sua durata di 4 minuti e 12 secondi, è considerata una delle canzoni più lunghe di quegli anni, cosa insolita per i canoni discografici dell'epoca.
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Peppino di Capri - Saint Tropez Twist
Uno dei primi successi commerciali di Giuseppe Faiella, alias Peppino Di Capri, considerato ancora oggi uno dei suoi maggiori cavalli di battaglia. Dopo aver inciso ballad come "Luna Caprese" e "Parlami d'amore Mariù", l'artista campano lancia in Italia un nuovo genere musicale considerato lontano parente del rock and roll, che negli Stati Uniti stava riscuotendo grande popolarità grazie ad artisti del calibro di Chubby Checker e Bill Haley.
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Gino Paoli - Sapore di sale
Proposta nel corso dell'edizione 1963 del Cantagiro, è una delle canzoni estive per antonomasia, che ha consacrato Gino Paoli come uno degli artisti più interessanti della musica leggera italiana, dopo che aveva già esordito in qualità di autore de "Il cielo in una stanza" per Mina. "Sapore di sale" è un evergreen senza tempo, impreziosito dall'arrangiamento dal Maestro Ennio Morricone.
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Edoardo Vinello - Abbronzatissima
Altro successo dell'estate 1963 è "Abbronzatissima", canzone rimasta nel tempo che verrà riproposta nel 1981 da Ivan Cattaneo e nel 2002 dal rapper romano Brusco. Uno dei pezzi simbolo degli anni '60 e che, insieme a "Guarda come dondolo" e "Pinne fucile ed occhiali", rappresenta la punta di diamante del repertorio di Edoardo Vianello.
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Piero Focaccia - Stessa spiaggia stesso mare
Dotata di grande cantabilità, "Stessa spiaggia stesso mare" è un altro tormentone dell'estate 1963, una delle più prolifiche di sempre. Un brano che resterà nelle classifiche per l'intera stagione e in duplice versione, quella originaria di Piero Facaccia e l'altra personalizzata da Mina, abile nel fiutare i successi e nel riproporli magistralmente con le sue potentissime doti canore.
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Rocky Roberts - Stasera mi butto
Dopo aver riscosso un successo internazionale, Rocky Roberts debutta nel nostro Paese cantando in italiano la celeberrima "Stasera mi butto", canzone che si aggiudica la vittoria del Festivalbar nell'estate 1967. Diciotto settimane in classifica e un musicarello con lo stesso titolo, hanno consolidato nel tempo il successo di questo energico brano.
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Riccardo Del Turco - Luglio
Direttamente dall'estate 1968 un altro antologico tormentone, scritto da Riccardo Del Turco e Giancarlo Bigazzi, intitolato "Luglio". Il pezzo si aggiudicò la vittoria della quinta edizione di "Un disco per l'estate", battendo la concorrenza di artisti del calibro di Lucio Battisti, Caterina Caselli, Gigliola Cinquetti, Jimmy Fontana, Orietta Berti, Peppino Di Capri, Iva Zanicchi, Gino Paoli e Lucio Dalla.
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Adriano Celentano - Azzurro
Altro incommensurabile capolavoro di portata internazionale dato che, dopo "O sole mio" e "Nel blu dipinto di blu", è considerato uno dei pezzi italiani più cantati al mondo. "Azzurro" è stata scritta da Vito Pallavicini e musicata da Paolo Conte e Michele Virano, cucita su misura per lo stile di Adriano Celentano, al punto da diventare il pezzo più venduto dell'intera annata 1968.
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Lucio Battisti - Acqua azzurra acqua chiara
Reduce dalla non proprio fortunatissima unica partecipazione al Festival di Sanremo con "Un'avventura", Lucio Battisti si prende la sua bella rivincita estiva piazzando in classifica uno dei brani più popolari del 1969, che si classifica terzo al Cantagiro e si aggiudica la vittoria della sesta edizione del Festivalbar. "Acqua azzurra acqua chiara" è considerata ancora oggi una delle migliori opere frutto del prolifico sodalizio Mogol-Battisti.
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
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