Zelda Mab il singolo “Elettricità”: «… è che pensare a te mi fa uno strano effetto è come sentirsi devastare di scosse nel petto…
Gloria Abbondi, in arte Zelda Mab, ha da sempre una grande passione per la musica ed è capace di abbracciare ogni sfumatura dell’arte: dai testi agli arrangiamenti, passando per la regia e la produzione dei video e le grafiche.
Formatasi in arti visive, pittura, cinema e musica, Zelda Mab ha iniziato a farsi notare nel panorama musicale sin da giovanissima, lavorando con varie band del circuito Underground Garage/Punk/Rock.
Nel 2014, si unisce ai Sick Tamburo come bassista e voce femminile.
Nel 2019, dopo un’esperienza live di oltre 500 concerti sui maggiori palchi italiani, Gloria decide di interrompere l’attività con i Sick Tamburo e di ricominciare da zero, per poter realizzare il sogno di portare sui palchi le proprie canzoni. Inizia quindi a comporre brani come “Krazy Fly” e “Apnea” che suona, canta e produce interamente. Nel 2021, realizza il suo primo EP, “Elettricità”.
In occasione della recente uscita del singolo “Elettricità” e del relativo videoclip, abbiamo incontrato la cantautrice.
Come nasce il brano Elettricità?
Il brano è nato quando avevo diciassette anni ed è questo il motivo per cui ci sono molto legata. Nel corso del tempo la canzone ha cambiato più volte struttura e inizialmente era intitolata “La ballata della chimica”. L’unica parte che non ho mai modificato è il ritornello perché mi ha sempre rappresentato totalmente. Il brano racconta l’amore adolescenziale che provavo nei confronti di un ragazzo, e ho deciso di rivisitarlo ora, che ho la maturità e delle consapevolezze diverse rispetto a quando ero più piccola.
Questa canzone è interamente scritta, suonata e prodotta da te. Cosa significa per te condividere con il tuo pubblico una canzone capace di rappresentarti al 100% e che ti vede protagonista in tutto e per tutto?
In realtà è stata una scelta obbligata. Nel corso degli anni ho fatto diverse collaborazioni che non mi hanno mai convinto totalmente. inoltre, essere una donna in un ambiente molto maschilista come quello della musica non mi ha mai aiutato, e spesso non sono stata presa sul serio.
Come nasce il videoclip legato a questo brano?
Ho voluto occuparmi personalmente della scenografia, e ho scelto di girarlo a Roma perché lì sapevo di trovare le persone giuste per realizzarlo esattamente come volevo io. Sono partita da Bolzano con tutti i miei strumenti e sono riuscita a rendere concreto un lavoro che ha la capacità di rispecchiare totalmente l’anima del brano e soprattutto la mia.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali? Ti ispiri a qualcuno quando componi le tue canzoni?
Sicuramente mi ispiro alla band dei Prozac+, anche se la mia cultura musicale è molto varia: spazia dal rock, alla classica fino ad arrivare al metal, al rap e al pop. A differenza di molti altri musicisti, non seguo un filone nello specifico, mi piace sperimentare molto e osare mettendo insieme gli elementi presenti in generi diversissimi tra loro.
Cos’hai ora in programma e cosa prevede il tuo 2024?
Ho molti brani in lavorazione e l’anno prossimo mi piacerebbe portare la mia musica dal vivo in giro per l’Italia.
Hai qualche sogno nel cassetto?
Il mio più grande sogno è proprio legato al portare la mia vita sul palcoscenico. Magari facendo anche delle esperienze all’estero che mi consentano di presentare i miei lavori nei maggiori festival internazionali. Non vedo l’ora di scoprire quello che mi succederà.
Articolo a cura di Stefano Grandi